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Viaggiare in Sikkim


Viaggio in Sikkim. Nord Est India.


In Sikkim si arriva con un volo che atterra all’aeroporto di Bagdogra, in West Bengala da cui si procede via terra su una comoda strada peasaggisticamente invitante. Il Sikkim è il più piccolo stato indiano dopo Goa e quello meno popoloso dell’India. Poco conosciuto al turismo di massa, è un raro gioiello di bellezza etnica e naturale perchè è incastonato nelle alte vette himalayane tra Tibet, Bhutan, Nepal e West Bengala. Il 25% del territorio del Sikkim appartiene al KanchenDzonga National Park. A grande maggioranza buddhista da quando, secondo leggenda, Guru Padmesambhawa (Guru Rimpoche) lo visitò nell’ 8° secolo c.e., è costellato da antichi monasteri visitabili. Egli santificò le quattro grotte situate nei punti cardinali ancora oggi meta di pellegrinaggio. Il Sikkim, diventato Stato nel 1975 quando, dopo il referendum, viene lasciata la monarchia.


E’ un’ India insolita, lontano dalla calura e della frenesia delle città indiane. Qui il tempo scorre lento al ritmo di tradizioni millenarie ancora intatte che permeano lo stille di vita, le danze tipiche e le festività che ricorrono ogni anno. La sua gente, pacifica ed accogliente, appartiene a tre differenti etnie la lepcha, la bhutia e la nepali e sono ben 11 le lingue che vi si parlano. Andare in Sikkim significa acccedere senza grossi sforzi alle pendici delle vette himalayane situate sullo sfondo di valli verdegganti le cui estese coltivazioni regalano un tè di prim’ ordine. Questo Paese, per la sua geolocalizzazione, offre fonti termali di grande valore terapeutico. A scoprire l’enorme varietà della flora di quest’ angolo di paradiso fu il botanico inglese Joseph Hook, le cui spedizioni condussero a scoprire numerose varità di piante (tra cui orchidee e rododendri) ed animali, tra cui il panda rosso e il fagiano insanguinato (le sue piume sono spruzzate di rosso) che è anche l’uccello simbolo del Sikkim. Hook individò laggiù tre zone botaniche quella tropicale, quella temperata e quella alpina. Altrettanto spettacolari sono i laghi, quasi tutti considerati sacri; tra i più famosi il Gurudongmar e il Chho Lamo, collocati tra le montagnie adiacenti al Tibet. Il più visitato è il Tsomgo Lake, a 35 km. dalla capitale Gangtok e a una altitudine di 3780 metri, rivestito di ghiaccio durante l’inverno.


Un viaggio in Sikkim è tutt’altro che un viaggio complicato eppure porta decisamente in un’ altra dimensione. Indimenticabile il sorggere del sole dal Tashi View Point, 8 km da Gangtok dove il Khangchen Dzonga (8.586 mt.), il terzo monte più alto del mondo dopo l’Everest e il K2, offre tutta la sua magnificenza.


A differenza del vicino stato del Bengala occidentale, dove si trova Darjeeling, per entrare in Sikkim occorre un permesso. Il permesso può essere richiesto all’Ambasciata Indiana in Italia oppure direttamente in Sikkim.

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