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Ooty, nella magia del Nilgiri, Tamil Nadu

Ricordo una vacanza rilassante in Sud India, nel distretto di Nilgiri, ad un'altitudine compresa tra 900 e 2636 metri sopra il livello del mare, dove lo Stato del Tamil Nadu incontra quelli del Kerala e del Karnataka, tra le antiche montagne della catena dei Ghats occidentali Il distretto prende il nome dalle colline "Nilgiri, le “colline blu” cosi chiamate per il colore viola dei fiori "kurinji" che quando sbocciano ne ricoprono il manto; è un nome molto antico per la prima volta citato nel Silappadikaram, il primo poema epico Tamil attribuito ad un principe divenuto monaco e forse composto tra il V o VI secolo d.C. Qui si trovano tre belle stazioni collinari, Ooty, la regina delle tre, Coonoor a 19 chilometri, e Kotagiri a 31 chilometri.

E' stata la calma profusa da questa magnifica natura fatta di verdissime praterie ondulate, cascate, laghi, piantagioni di tè coltivate sino a ben 2.500 metri, spettacolari punti panoramici, fauna selvatica ed una varietà di flora tra le più grandi al mondo a lasciarmi un ricordo indelebile. Qui si trovano bellissimi parchi nazionali e, tra l'altro, i Nilgiri ed i Ghats sono stati inclusi nella Riserva della Biosfera dei Nilgiri, creata dall' UNESCO nel 1986, realizzando cosi il primo caso di biosfera indiana protetta. A questa riserva appartengono anche le terre dei Toda, una popolazione tribale pastorale che vive in capanne con tetto di paglia e la cui religiosità è legata al bufalo.

Anche il suo piacevole clima ha reso Nilgiri un luogo attraente non solo per i miei sensi ma anche per i dominatori inglesi che poterono fare delle basse colline, molto simili all'Inghilterra meridionale, delle magnifiche riserve di caccia. Il mio ricordo va ad Ooty, (o Ootacamund o Udhagamandalam, come era un tempo chiamata) davvero meritevole di una visita, dove ho passeggiato lungo il bel lago artificiale formato da John Sullivan nel 1824, tra quei boschi di eucalipti che lo circondano, senza privarmi di una sana pedalata con una bicicletta noleggiata, di una ineguagliabile gita sul battello e di uno stupefacente giro sul toy train, il treno a scartamento ridotto che, con un forte dislivello, corre su uno dei binari più ripidi dell'Asia, raggiungendo i 2.200 metri di altezza. Anche Coonoor ha la sua fermata.


Per ammirare uno spettacolare panorama raggiungete, a soli 10 km. da Ooty, Doddabetta, la cima più alta del Tamil Nadu, ben 2.623 metri, il cui nome significa ‘grande montagna’ nella lingua Badugu, quella parlata dai Badagas, tribali che vivono nel Nilgiri in più o meno 400 villaggi, chiamati Hattis. La cima si trova proprio nel punto in cui i Ghats occidentali e orientali si incontrano e offre una vista mozzafiato sulle Nilgiri Hills. E' circondata da fitte sholas, il nome locale delle zone sempreverdi coperte da foresta montana tropicale, tipiche della zona, che si trovano ad oltre 1500 metri di altitudine, in mezzo a praterie ondulate. Sono piccoli boschi di alberelli perenni poco folti ma che ospitano una miriade di piante e animali endemici a rischio di estinzione ed importanti come riserve di acqua, data la loro capacità di trattenere parte della pioggia monsonica e di rilasciarla durante l'anno sotto forma di rivi, torrenti e fiumi, fonte di vita per l'ambiente e le popolazioni locali. sono un mosaico di foreste e


Su una cresta delle pendici occidentali di Dodabedda è situata la Government House (Raj Bhavan) costruita nel 1877 dal duca di Buckingham, allora governatore di Madras, oggi utilizzata solo occasionalmente quando il governatore del Tamil Nadu viene a Ooty. Gli interni sono eleganti, non manca la sala da ballo e ritratti del governatore e di re e regine, tra cui Vittoria e Giorgio V. Poco distante si trova il Giardino Botanico (2.500 m.s.l.m.), progettato nel 1848 dal famoso architetto William Graham McIvor ed il cui primo scopo era di approvvigionare di ortaggi i residenti britannici. Il luogo conserva alberi rari (come quello del sughero e della carta, un albero fossilizzato di 20 milioni di anni), un giardino in stile italiano, arbusti, piante tra cui felci e orchidee. Ricordatevi che i mesi di aprile, maggio e settembre sono i periodi migliori per visitarlo. E se amate i giardini non perdetevi Rose Garden, il giardino delle rose, proprio nel cuore della città di Ooty, che vanta le più grandi collezioni di rose del paese, ben oltre 3000 varietà. Io ci ho trascorso un pomeriggio intero ma meno tempo sarà sufficiente.


Io, che adoro anche i punti panoramici a perdita d'occhio, ho raggiunto, a 12 km. da Coonoor sulla strada per Kotagiri, percorrendo circa 11 km. di tornanti e piantagioni di té, il Dolphin Noose, a 1.550 m.s.l.m., una enorme roccia sporgente con profondi burroni ai lati che offrono altrettante meraviglie come le cascate di Santa Caterina. Non da meno il Needle Rock Viewpoint, raggiungibile con una deviazione sull'autostrada nazionale che da Ooty conduce a Gudalur, che regala una vista a 360 gradi delle praterie di Nilgiri oltre che del Santuario della Fauna Selvatica di Mudumalai, uno dei primi istituiti nel sud India. O, ancora, a 35 km. a nord ovest di Ooty, è raggiungibile il Lamb’s Rock una roccia a picco con vista sulla piana di Coimbatore. In quest'ultimo caso ho approfittato per recarmi sul lago di Glenmorgan; chi ama il trekking, può percorrere il sentiero da Bangithapal attraverso Sispara fino alla Silent Valley.


A proposito di parchi, non perdetevi una visita al Mudumalai National Park che fa parte della Nilgiri Biosphera Reserve, ricco di una vegetazione variegata ed molti tipi di uccelli, ideale per il birdwatching; appartengono a questo habitat, tra gli altri, anche cervi pomellati e gaur (il bisonte indiano) sciacalli, orsi e pantere (difficili da avvistare!)

Un altro lago degno di nota (adoro i laghi!) è il Pykara Lake, a circa 21 km da Ooty verso Mysore, dove è possibile, anche qui, farsi un bel giro in barca. Il lago è alimentato da altrettanto spettacolari cascate. Un altro ancora, a 28 Km. da Ooty, è il lago Smeraldo, da cui si può raggiungere la cima della collina di Avalanche, che ospita una grande varietà di uccelli, oltre ad offrire una magnifica vista della valle.

A circa 13 km da Ooty si trova il villaggio di Kalahatti da cui sono raggiungibili le omonime cascate, lungo un percorso che comprende un sentiero di pietra e un ponte costruito durante l'era coloniale. La zona circostante è abitata da bufali selvatici, bisonti, cervi maculati, cani selvatici, e persino la pantera nera (già detto che è difficile vederla!) e il cervo sambar.


Nel distretto di Nilgiri si trova inoltre una delle più grandi vallate del mondo, la Ketti Valley che si estende dalle pianure di Coimbatore fino al Plateau Mysore. La valle comprende, oltre al Ketty village che ne è la porta di accesso, anche 14 villaggi abitati dalle tribù Toda e Badaga. Lasciatevi andare a spese: il tè thiashola, l'eucalipto e gli oli di citronella sono alcune delle specialità locali. Non mancate poi di recarvi al delizioso villaggio di Lovedale.

Opera dei Toda sono i Pugar (fiore), i bellissimi ricami a mano rossi e neri, con cui realizzano lunghi scialli (poothkuli) a motivi floreali, animali ecc. che loro stessi indossano e che sono eseguiti anche su tappeti, borse, cuscini ed altro ed esclusivamente da donne Toda. Le donne della tribù Kota invece sono abili nell'arte della ceramica in cui si utilizza la pietra nera, e non, come è usuale, l'argilla. Le ceramiche, oltre che messe in vendita, sono usate all'interno della tribù oppure barattate con cereali.


Protetto dal dipartimento forestale del Tamil Nadu, il Western Catchment è una zona meravigliosa a a 20 km dalla valle di Parsons, con dolci colline, shola, torrenti e un bellissimo lago, il Portimund Lake. Anche qui la fauna è molto ricca, tra cui i tahr, i sambar e le manguste di Nilgiri. Per accedervi occorre l'autorizzazione dal Dipartimento Forestale.


Insomma, molto ancora vi è da vedere. Non mancate di visitare questo luogo così affascinante.







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